di Giovanni Varagona
L'iniziazione
Cristiana in assetto gestaltico
Il racconto Di un anno di lavoro educativo,
con uno stile che può suggerire spunti per catechisti, educatori, insegnanti...
L'educazione come avventura
per cercare il proprio mistero e permettere a bambini, ragazzi, adulti, di
percorrere insieme lo stesso viaggio.
Fare Catechismo per l’Iniziazione Cristiana per bambini e ragazzi
è sempre più difficile. Funziona per i primi anni, ma nella preadolescenza
si perde il contatto vitale con i ragazzi, fino alle ‘dimissioni’ con il Sacramento
della Cresima.
Gli alibi che ci forniamo (pur legittimi) non
ci dispensano dal ricercare strumenti per una proposta di fede efficace, vera,
che contatti la persona nella sua profondità, rendendola capace di incontrare
Gesù.
Con gli strumenti della Gestalt nasce una esperienza positiva, che lascia
i bambini entusiasti, che rende curiose le famiglie e le fa affacciare spontaneamente
alla vita della Comunità.
Fare esperienza, coinvolgere armonicamente l’intera persona (componente emotiva, relazionale, corporea, cognitiva), preoccuparsi di permettere un efficace rapporto tra i bambini e l’annuncio del Vangelo, curare un ciclo armonico di preparazione, annuncio, esperienza, chiusura, sono le linee guida del progetto,
che può stravolgere il catechismo tradizionale
ed anche coniugarsi senza difficoltà col nuovo progetto Catecumenale della
Chiesa Italiana.
In questo libro :
· I
fondamenti teorici che hanno generato il percorso, partendo dalle intuizioni
del Rinnovamento della Catechesi, ancora oggi largamente inattuato;
· Il
racconto dell’esperienza che si sta facendo in una parrocchia della Diocesi
di Ancona-Osimo;
… non aver paura di uscire dai nostri schemi per seguire Dio, perché
Dio va sempre oltre. Ma sapete una cosa? Dio non ha paura! Sapevate questo
voi? Non ha paura! E’ sempre oltre i nostri schemi! Dio non ha paura delle
periferie. Ma se voi andate alle periferie, lo troverete lì. Dio è sempre
fedele, è creativo. Ma, per favore, non si capisce un catechista che non sia
creativo. E la creatività è come la colonna dell’essere catechista. Dio è
creativo, non è chiuso, e per questo non è mai rigido. Dio non è rigido! Ci
accoglie, ci viene in-contro, ci comprende. Per essere fedeli, per essere
creativi, bisogna saper cambiare. Saper cambiare. ‘E perché devo cambiare?’.
E’ per adeguarmi alle circostanze nelle quali devo annunziare il Vangelo.
Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di usci-re. Se un
catechista si lascia prendere dalla paura, è un codardo; se un catechista
se ne sta tranquillo finisce per essere una statua da museo: e ne abbiamo
tanti, eh! Ne abbiamo tanti! Per favore, niente statue da museo! Se un catechista
è rigido diventa incartapecorito e sterile.
Papa
Francesco ai catechisti